venerdì 25 gennaio 2013

Terme di Pré saint Didier: come arrivare e dove pernottare

Siamo in partenza per le terme di Prè Saint Didier!


Vasca esterna, Terme di Pré Saint Didier

Non le abbiamo propriamente scelte, nel senso che avevo ricevuto un buono regalo per degli ingressi a uno stabilimento del circuito QCTerme, a cui appunto appartengono anche le terme di Pré st. Didier, ma poi la sede vicino a casa mia ha chiuso e quindi abbiamo pensato di sfruttare l'occasione per un weekend fuori porta.

Personalmente, non amo molto la Valle d'Aosta e quella zona in particolare, ma gli stabilimenti mi sembrano davvero belli.

La trafila di prenotazione con le terme mi ha dato la prima impressione che siano molto carini e disponibili, ma terribilmente disorganizzati se contate che ci ho messo 4 giorni per avere conferma della prenotazione, che poi è stata erroneamente disdetta e riconfermata (comunque entreremo in overbooking), e ho parlato con 5 persone diverse. Tuttavia, sono classificati come primo stabilimento italiano negli SPA Awards quindi voglio ancora sperare che si sia trattato di sfortuna..

Come arrivare (o, come NON arrivare)


Difficilissimo arrivarci con il treno (più di 4 cambi e 4 ore da Milano, schedulate Trenitalia quindi nella vita reale sappiamo che già diventano circa 5), per fortuna c'è il bus diretto da MM Lampugnano che lascia proprio a Pré e ad altre località della zona, peraltro ad un costo estremamemente competitivo (19 euro a tratta): considerando che mi è stato riferito che i pedaggi autostradali da quelle parti sono sempre più salati, se viaggiate in non più di due immagino che questo bus sia la soluzione migliore per i milanesi. Il sito e il sistema di prenotazioni sono tuttavia una tragedia greca..


Dove dormire

L'albergo Edelweiss a Pré St. Didier


Molto difficile anche trovare posto per pernottare: con 2 settimane di anticipo, abbiamo comunque dovuto adattarci perché nella fascia di prezzo media, che da quel che ho capito in questo caso coincide anche con la bassa, tutti gli alloggi erano pieni. Abbiamo alla fine trovato posto all'Hotel Edelweiss, vi farò sapere com'è.


Seguiranno aggiornamenti a viaggio fatto, intanto buon weekend a tutti!



venerdì 23 novembre 2012

Casas particulares a Cuba: gli interni


Alcuni scorci degli interni delle casas particulares, che hanno tutte delle caratteristiche molto simili e che io amo molto:





Sedie a dondolo e maioliche.
Casa particular, Cienfuegos.


Patio esterno per la colazione con piante tropicali e uccellini
Casa particular, Santa Clara.


Colori pastello, stucchi floreali e dorati e arredi antichi.
Casa della Musica, Trinidad.


Un compendio: colori pastello, maioliche, soffitti altissimi, ninnoli e arredamento retrò.

Naturalmente prego chiunque legga di ricordare che ciò che queste foto mostrano è quanto alcune famiglie cubane sono riuscite a ricostruire dopo il periodo especial, grazie ad anni di lavoro nel turismo, e solo a condizione di possedere per via famigliare una casa antica e ampia a sufficienza da dedicare alcune aree agli alloggi degli ospiti. Per fare questo spesso i cubani vivono in semplici cubicoli  costruiti a ridosso della casa particular e godono di servizi rudimentali: mi è capitato di chiedere di poter usare la toilette quando la mia stanza non era pronta e, pur essendo io disperata, la padrona di casa non ha voluto sentire ragioni e mi ha accompagnata a fare pipì nella casa particular di suo fratello.


venerdì 26 ottobre 2012

L'Havana, Cuba - dove dormire




Puo' sembrare una scelta ideologica o scontata, invece la prima cosa che abbiamo visto dopo alcuni km di strada nel buio più completo, sono stati i volti illuminati di Ernesto Che Guevara e Fidel Castro a Plaza de la Revoluciòn. Ci siamo poi addentrati verso l'Habana Vieja per raggiungere l'hotel Palacio O' Farrill (non cercate di pronunciarlo correttamente, fingeranno di non capirvi: dovete dire O' Fàrrill con l'accento sulla A. In generale a Cuba esprimersi in un inglese più che turististico è una pessima, pessima idea).

La scelta che abbiamo fatto è stata quella di prenotare praticamente tutti i pernottamenti: per noi che siamo abituati a spostarci a piacimento e a prenotare di giorno in giorno su Booking.com è stata un pò una costrizione, ma alla fine ha ripagato perchè comunque siamo riusciti a fare delle modifiche in itinere, e dall'altra parte non auguro a nessuno di andare di porta in porta a cercare una destinazione con lo zaino sulle spalle e 40 gradi umidi di temperatura.



le prime due notti all'Havana, io avevo espresso una predilezione per un hotel anzichè per una casa particular: avevo al sensazione che arrivando dopo un viaggio lungo avrei preferito un comfort 'sicuro' e, non avendole ancora testate, mi fidavo poco delle case particular. L'Hotel O'Farrill è uno degli hotel gestiti anche da tour operator europei, il che dovrebbe garantire una certa qualità dei servizi, naturalmente in cambio di un costo non indifferente (ad Agosto, 125 euro la doppia per notte con prima colazione; naturalmente a Settembre i costi erano già diversi).
Eccone alcuni scorci:


Tornando indietro, dopo aver sperimentato le case particular anche all'Havana, non spenderei di certo quella cifra in un hotel, che personalmente ritengo avesse solo una bella atmosfera coloniale (naturalmente del tutto posticcia), uno standard comunque naturalmente inferiore a un 4 stelle europeo, e soprattutto un personale antipaticissimo e poco affidabile. Se però preferite la soluzione hotel, la posizione è molto buona e nel rapporto qualità/prezzo per una struttura turistica cubana è buono. Buona anche la prima colazione, molto ricca, che può tranquillamente diventare un brunch permettendovi di risparmiare sul pasto successivo!

Seguiranno info sulle altre tappe e sul pernottamento dell'ultima notte in una casa particular dell'Havana, cosicchè possiate fare il confronto da soli.





venerdì 21 settembre 2012

Budapest terme&caffè - quando e perchè andare


Nel Febbraio 2012 abbiamo scelto di passare un weekend lungo a Budapest per puro caso: il piano, covato per lunghi mesi, era di andare a San Pietroburgo, ma le temperature di -15 in Pianura Padana ci hanno fatto pensare che fosse decisamente poco propizio. Abbiamo pensato a Vienna, ma i voli erano già piuttosto alti, ed avendo la tipica voglia invernale di terme ci siamo buttati su Budapest.

Ottima scelta: la città offre degli stabilimenti termali fuoriclasse, alloggi molto particolari a prezzi davvero convenienti, e una parte culturale che, come spesso si legge, la rende una piccola Parigi. Personalmente credo che per godere appieno del potere delle terme, e per girare la città senza morire nella calura mitteleuropea, sia meglio affrontarla in inverno, eventualmente temprando il corpo con calde merende e abbondanti Goulaschsuppe.

Il volo Weezair (eh già, per una volta ho accettato di non volare Ryanair!)ci è costato circa 100 euro a persona, poi dall'aeroporto abbiamo trovato un bus e la metropolitana: in circa 40 minuti siete al centro. Naturalmente la metropolitana non è particolarmente moderna, e non per questo molto economica, ma fa il suo lavoro e mi è parsa decisamente sicura.


Fonte

La città è indubbiamente estesa, e vi sono molti quartieri connotati in maniera diversa: la Cittadella, il Quartiere Ebraico, le zone più industriali o moderne, la Margetzsinsel (Isola Margherita) e i parchi hanno tutti una loro atmosfera e identità e meritano una visita, se possibile. Le altre tipicità della città sono, a mio avviso, le terme e i caffè antichi, perchè rappresentano un aspetto della cultura storica e sociale del posto e lasciano una suggestione introvabile in altri luoghi.

La nostra scelta, che suggeriamo, è stata quella di passeggiare nel corso della giornata, fino al pomeriggio, per poi rilassarci alle terme in orario serale. Questo ci ha permesso, in 4 giorni, di visitare la maggior parte della città avendo tempo di godere anche degli stabilimenti termali, senza congelarci, e ristorandoci con golose merende nei locali storici. Per fare ciò, può essere utile usufruire dei tram che attraversano la città: sono come quelli vecchi di Milano e permettono di fare un pò di rilassante sightseeing!


Veniamo alle terme: per quanti stabilimenti abbiate potuto vedere, quelli di Budapest sono 'altro'. Innanzitutto ce ne sono svariati per tutta la città, in secondo luogo sono edifici storici, e appartenenti a periodi e culture diverse, quindi un giorno farete un bagno neoclassico, e un altro sguazzerete in terme medioevali. In secondo luogo, sono ENORMI: soprattutto per le Szechzeny ci vuole un'intera giornata. In ultimo, fanno davvero parte della cultura locale, e sono un ottimo contesto in cui osservare gli ungheresi. ATTENZIONE: le terme osservano orari diversi, quindi organizzatevi per bene controllandoli in loco. Sulle varie fasce orarie ci sono prezzi diversi, quindi anche su questo informatevi. Più di tutto: solo in alcuni giorni/orari l'accesso è aperto insieme a uomini e donne, quindi se siete in dolce compagnia è opportuno controllare la cosa. Inoltre, se prenotate in alcuni alberghi, un ingresso giornaliero è gratuito in uno stabilimento a scelta: naturalmente, poichè le terme hanno costi diversi, da bravi italiani stati attenti a sfruttarlo presso quelle più care!!



Noi siamo state alle Szechzeny il primo giorno (errore: sono le più belle e grandi, forse vale la pena tenerle per ultime), alle Rudas il secondo e alle Gellert il terzo. Abbiamo fatto questa scelta perchè i tre stabilimenti appartengono a stili e momenti storici diversi, quindi ci permettevano una panoramica più completa.
 Le terme Rudas non ci sono piaciute molto: ci siamo stati di sera, erano male illuminate, piccole e un pò soffocanti. Le terme Gellert sono tra le più grandi, ma rispetto alle Szechzeny hanno meno vasche: c'è quella per il nuoto che vedete in foto, una piscina calda per uomini e donne, e piscine calde separate per uomini o per donne. Sono però le più centrali.
Il consiglio, nel complesso, è quello di andare alle Szechzeny se avete un solo giorno da dedicare alle terme: sono davvero enormi, con dettagli architettonici incredibili e una scelta di attività infinita. Peraltro, abbiamo scoperto troppo tardi che è tradizione portarsi da mangiare dentro, quindi potete comodamente fare il picnic a bordo vasca e balneare l'intera giornata! Anche se è inverno non fatevi intimorire, buttatevi nella vasca esterna perchè è un'esperienza bellissima.
I prezzi, ovviamente, sono imbarazzantemente bassi per i nostri standard: le terme più care raggiungono i 15 euro di tariffa per l'intera giornata! Per chi se lo chiedesse, sono pulite anche se meno moderne e più esteticamente spartane delle nostre.

Seguiranno altre info sulla gastronomia di Budapest e sugli alloggi.

Buon viaggio!







venerdì 14 settembre 2012

Cuba - programmare il viaggio


Cominciamo questo blog con la narrazione dell'ultimo viaggio in senso cronologico, visto che le notizie sono più fresche.


Quando e cosa:
Si tratta di 3 settimane a Cuba, tra metà agosto e inizio settembre, in un itinerario da L'Havana al centro dell'isola con una settimana di stop mare a Cayo Levisa.

Si dicono molte cose di un viaggio nei Caraibi ad Agosto, ma io parto dal principio che se in Italia la maggioranza delle persone ha le ferie ad Agosto, a meno di andare nel cuore del monsone vale sempre la pena di partire. Il clima è stato davvero pesante, specialmente addentrandosi verso il centro dell'isola, e se non avete una resistenza più che buona al caldo può rivelarsi una dura esperienza, specie perché non si parla dei 50 gradi del Marocco, che sono tendenzialmente secchi, ma di un'umidità sempre intorno al 90%. Nel concreto, significa fare 3 docce al giorno, portarsi qualcosa per detergersi la fronte se non volete grondare letteralmente sudore in ogni dove (i cubani portano una salviettina sulla spalla all'uopo), non riuscire a fare asciugare mai del tutto la biancheria. In compenso, non girate mai senza una sciarpa (la consiglio più del maglione/felpino per i vari modi in cui può essere indossata), perchè i luoghi condizionati hanno una temperatura di circa 15 gradi inferiore all'esterno.
Detto ciò, considerate sempre che, come ormai in tutto il mondo, le condizioni climatiche sono ormai imprevedibili.


Ancora sul clima: come saprete in questo periodo estivo è probabile il passaggio di uragani e tempeste tropicali. Anche a questo bisogna essere preparati: significa potenziali annullamenti di traghetti e altri mezzi, potenziali evacuazioni, potenziali perturbazioni anche non violente ma certo intense a strascico degli uragani. Personalmente, siamo stati lievemente interessati dal passaggio di Isaac: i resort di Guardalavaca sono stati evacuati e gli ospiti mandati all'Havana, mentre noi abbiamo avuto circa 3-4 giorni di pioggia e perturbazioni, con mare mosso.
Nella nostra esperienza, il rischio è contenuto dalla serietà con cui i cubani trattano il tema e dalla relativa frequenza con cui queste manifestazioni diventano davvero pericolose. Certo, dovete essere disposti a pensare che fanno parte del percorso.

Preparazione:


(il cartello che identifica le casas particulares autorizzate)

Cuba ben si adatta a un viaggio zaino in spalla, godendo di trasporti autobus efficienti anche se non proprio economici: Viazul e Transtur garantiscono collegamenti buoni tra le principali destinazioni, altrimenti potete sempre sperare in un taxi da contrattare o in un passaggio (ulteriori notizie nei prossimi post). L'alloggio più consigliato è quello nella casa particular, ovvero una sorta di bed and breakfast nelle case cubane. Il prezzo è attualmente di circa 20 euro per il solo pernotto in camera doppia, di solito con due letti a una piazza e mezza, nella maggior parte dei casi con aria condizionata e bagno interno. La colazione è separata e fa salire un pò il prezzo (circa 5 euro, che non è poco a Cuba.. ma ne parleremo in un altro post). Di certo gli alberghi sono più cari e spesso meno curati e meno caratteristici.

Ciò detto, trovo che la preparazione sia abbastanza onerosa. Se intendete pernottare in casa particular, in cui ad Agosto la prenotazione è vivamente consigliata, è opportuno cominciare a prepararsi almeno un mese prima. Rintracciarle su internet non è affatto facile: sono ben connesse via email ma trovare gli indirizzi email è difficile - per questo nei prossimi post ci saranno i contatti di quelle presso cui abbiamo prenotato.

Importante: se volete avere speranze di condurre una comunicazione che non termini con 'May I have some water, please?', vi suggeriamo calorosamente di farvi una base di spagnolo, prima di partire. Sapendo che il cubano è diverso dal castigliano, ma in un certo senso più facile da capire perchè più lento.


Tempistiche:



Fonte

Per non gettare del tutto al vento l'opportunità di balneare nel Mar dei Caraibi, trovo che passare qualche giorno marittimo sia una buona idea. Noi abbiamo scelto di fermarci una settimana, aggiungendo poi qualche giorno nelle spiaggette qua e là, soprattutto per alleviare il caldo. Per il resto, i giorni che abbiamo avuto sono stati sufficienti per visitare le principali tappe turistiche che vedete nell'itinerario. Scendere più a sud necessita decisamente più tempo, soprattutto perchè a un certo punto l'Autopista Nacional (l'autostrada) si interrompe, e la percorrenza è più faticosa.
Questi ritmi di viaggio ci hanno dato tempo di visitare, chiaramente facendo attenzione ai tempi..: è difficile farcela se vi alzate alle 11 e fate la pennichella dalle 14 alle 17, ecco! (la sosta siesta, tuttavia, secondo me è da programmare per non friggersi il cervello)

Seguirà il diario del viaggio completo con tutti i suggerimenti logistici e culturali, nel frattempo chi è stato a cuba o chi ha domande si faccia avanti!

Ai prossimi post!